Artisti in vetrina

Un progetto che si propone di ospitare e valorizzare il lavoro di artisti e creativi.
Un modo non convenzionale per dare visibilità e divulgare progetti artistici di varia natura che possono spaziare dal design alla moda alle arti visive.
Se sei interessato ad esporre il tuo lavoro compila il form qui sotto e ti contatteremo.

PROSSIMI EVENTI

VENERDì 10 FEBBRAIO ore 18,30



Le dee sono le protagoniste della mostra di Enrica
Pizzicori, pittrice e illustratrice, che
inaugurerà venerdì 10 febbraio alle ore 18,30.

Le Santine è una mostra, nata da un progetto-libro ben
più ampio, si compone di trenta illustrazioni digitali di dee
da ogni parte del mondo.

Ci sono storie e storie. Le prime sono destinate a smarrirsi nella trama del tempo fino a venire dimenticate, le seconde a non perdersi mai. Molte rimangono ancorate alle loro epoche, altre, invece, hanno ali forti e con esse volano per migliaia di chilometri, sfidando innumerevoli ostacoli – il pericolo di rimanere impigliate tra le pieghe della tradizione orale, di vedere stravolta la loro natura. Eppure ce la fanno, migrano fino a noi. Alcune di queste narrano di un passato mitico in cui Dio era una donna: un’unica, primordiale Dea Madre, genitrice di tutte le cose del cielo e della terra. Si diceva che il corpo femminile fosse una metafora della ciclicità dell’universo: le fasi lunari, le maree, persino l’alternarsi delle stagioni, si riflettevano in esso, replicando il loro mistero. 
La Grande Madre era molte cose: incarnava la saggezza e la forza creatrice del mondo, ma non era solo una figura materna e caritatevole, sapeva anche incutere timore fino a diventare terribile e vendicativa. 

Da qualche parte la donna non ha mai smesso di essere Dio. Nell’Induismo, ad esempio, la Dea Madre, l’energia pulsante dell’universo, è tutt’ora adorata. La sua incredibile forza primordiale riverbera fino a noi attraverso Lakshmi, Kali, Durga. Dee forti, belle e terribili, capaci di dare la vita e di toglierla. Shintoismo, Induismo, religione Orisha, culti precolombiani, germanici, dell’antico Egitto, della Mesopotamia, ma anche Cristianesimo, Thora Ebraica: non più una sola, grande entità, ma un caleidoscopio di archetipi femminili.

Trenta figure la cui origine si perde nella notte dei tempi, in mondi e luoghi lontani.

All'inaugurazione l'illustratrice Enrica Pizzicori ci racconterà le storie e i miti di queste enigmatiche figure. Inoltre darà una piccola dimostrazione sulla tecnica utilizzata, come anticipazione del Corso di Illustrazione Digitale in programma a marzo.



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CHI 
È STATO CON NOI

SABATO 17 NOVEMBRE ore 18.00


Vi aspettiamo sabato 17 a partire dalle ore 18,00 per l'inaugurazione della nuova esposizione della nostra rassegna #artistiinvetrina.
La mostra Gyotaku Levante dell'artista Elena Di Capita sarà visibile fino a domenica 16 gennaio presso il nostro spazio e coprenderà una serie di lavori, su grande formato, realizzati tramite la tradizionale tecnica giapponese di stampa con pesci veri.

La parola #gyotaku significa pesce strofinato (gyo = pesce, taku = strofinato) e venne introdotta in Giappone attorno alla metà del XIX secolo dai pescatori per avere una “foto” dei pesci più grandi che pescavano. La tecnica presuppone infatti l’apporto di inchiostro sul pesce che diventa così un timbro usato poi per lasciare l’impronta sulla carta. La Di Capita nelle sue opere rappresenta i pesci del suo mare, il Mar Ligure e il Mar Mediterraneo in generale. Valorizzare e ridare una seconda vita all’incredibile biodiversità che vive a pochi passi dal luogo in cui abita è per lei un onore. Il suo “marchio di fabbrica” è l’acciuga, in Liguria pesce tipico, che studia e rappresenta in banchi così da ricrearne i movimenti e quel senso di dinamismo incessante. I banchi di acciughe sono infatti diventati il simbolo della sua produzione ed è ciò che la contraddistingue rispetto a tutti gli altri artisti gyotaku.

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SABATO 12 NOVEMBRE ore 17.30


“Antonio è alla ricerca di se stesso, come tutti noi. Vive in un mondo che fatica ad accettarlo, si rifugia nella natura selvaggia al pari con gli animali, dove crea mondi immaginari e combatte le sue paure. Antonio è Antonio Ligabue (Zurigo, 12 dicembre 1899 – Gualtieri, 27 maggio 1965), lo si conosce attraverso i racconti della gente e attraverso i suoi quadri dove spesso si specchia la parte di noi che ruggisce al mondo”.


📌 Vi aspettiamo sabato 12 novembre per l’inaugurazione di Becco d’aquila mostra di illustrazioni e disegni dall’albo illustrato di Giuseppe Vitale. Attraverso l’osservazione dei suoi lavori scoprirete il processo creativo che precede la realizzazione di un libro illustrato per bambini. Ma non solo!

🎨🖌Sarà anche l’occasione per avvicinarsi alla pratica del 
#disegno partecipando ad un mini laboratorio pratico che precederà “L’alfabeto degli strumenti”#workshop di formazione sul disegno, per sperimentare forma, segno e colore, che si terrà sabato 3 dicembre.

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VENERDì 8 LUGLIO ore 18.30
#AlchimiaSerigrafica

Disegnini

di 
Alberto Wolfango Amedeo D’Asaro 
aka Paletta


Porta un vestito, scegli il disegnino e lo stamperemo insieme al momento!
Con Filippo Basile di Press Press


 
SABATO 11 GIUGNO ore 19.00
inaugurazione mostra
le bagnanti
mostra di Consuelo Zatta


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Dal 30 aprile al 21 maggio
Blue de Genes
mostra di Lara Caputo


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Dal 26 marzo al 24 aprile
Anatomie di forme sensibili
mostra di Chiara Giannini Mannarà
 

 

In anatomia di forme sensibili l'artista compie una duplice indagine: dentro di sè e al di fuori di sè. Dal suo lavoro emerge la consapevolezza di far parte di un tutto, di una natura della quale conserviamo tratti, forme e segni.
"Il primissimo spazio dove ci troviamo ad interagire sin dalla nostra comparsa in questo mondo è il nostro corpo. Quelle che definiamo forme naturali, diventano dei contenitori universali del mondo. Abitare una forma implica una conoscenza anche se solo istintiva o empatica con un dato ambiente, presuppone una sorta di equilibrio tra gli spazi abitati e non."
In questa serie il segno diviene predominante, lascia poco spazio al colore, si concentra nella dimensione spazio-temporale del racconto. Qui il senso del tempo è ritmato dal segno che, incidendo la superficie, bilancia spazi pieni e vuoti.
Lo stesso foglio presenta incisioni ad evocare quella trama creata dal sovrapporsi dei fili.
Il racconto visivo raccoglie molte simbologie, si affeziona alla forma circolare che porta con sé il senso di creazione, nascita e trascorre del tempo, unita poi alla sua evoluzione nella spirale, come principio di perfezione e di rinascita.
 
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Da sabato 19 febbraio a domenica 20 marzo 2022
Corpi speciali  è un'installazione che riunisce in una sorta di tessuto collettivo i lavori personali dei partecipanti al workshop “Rammendarsi” a cura di Francesca Gianfranchi.
Sono state utilizzate vecchie lenzuola come simbolica base di partenza, tessuti del passato che hanno accolto corpi e accompagnato notti, sogni, gioie e dolori. Tele su cui rappresentare e riparare simbolicamente parti di noi e ritrovare il filo che ci racconta, ci tiene insieme e ci cura.
Un filo che buca il tessuto per far entrare la luce e raccontare una nuova geografia del corpo umano. Una mappa in cui quello che si vede è importante tanto quanto quello che resta nascosto: i passaggi del filo sul retro del lavoro mostrano traiettorie, esperienze e ricordi che ci portiamo dietro e che formano i nostri corpi speciali.
Con i lavori di: 
Tania Battistini * Alessandra Botto * Maia Coralli * Seidiki Doumbia * Chiara Faconti * Francesca Gianfranchi * Brunella Guglielmi * Bianca Orsini * Sara Pierotti * Elisabetta Pollone * Emanuela Rosi * Valentina Salapa * Simone Sgarbossa
Da sabato 15 gennaio a venerdì 11 febbraio 2022 

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CITTADINE DI CARTA
Vernissage mostra di illustrazioni di Natalia Caprili (Nai) e presentazione del libro

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Da sabato 11 dicembre a domenica 9 gennaio 2021

LE PATACCHE

Roberta Pedrazzini riempie di colore e di meraviglia le vetrine di Mazì con le sue creazioni in vetro di Murano.

Le sue Patacche sono anelli catalizzatori di sensazioni, di streghe, regine, principesse, animali parlanti oggetti magici, piante, malefici ed altro ancora...

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Da venerdì 29 ottobre a domenica 28 novembre 2021

INSIEME di SOFIA FIGLI
È

Venerdì 29 ottobre ripartiranno le esposizioni #artistiinvetrina, uno spazio dedicato all’arte nelle sue molteplici espressioni. Le vetrine del nostro spazio saranno dedicate fino al 28 novembre all’illustratrice Sofia Figlié la quale esporrà una serie di lavori riuniti sotto il titolo Insieme. Attraverso le sue illustrazioni, che guardano al racconto di esperienze comuni e condivise, vogliamo celebrare il ritorno alle occasioni di convivialità vissute sia in spazi pubblici che in spazi intimi e familiari.  I lavori in mostra saranno il frutto di una selezione di progetti grafici originali, realizzati e pubblicati su riviste, settimanali e magazine come l’Espresso, Io donna, Donna Moderna ed altri. Dalle sue illustrazioni emerge il desiderio di un ritorno ad una comunità post-pandemica cambiata, nella quale trovare e ritrovare valori come l’aiuto reciproco, la solidarietà e la cura per l’altro. Le sue immagini fissano momenti di “insieme” in cui le persone tornate alla “normalità” hanno ripreso la propria vita sociale, culturale ma anche emotiva sentimentale. I soggetti dei suoi disegni sono principalmente tratti da momenti di vita quotidiana, come le grandi tavolate di persone, i banchetti in famiglia e tra amici; ma sono anche tutto ciò che la ispira, un libro, una foto ritrovata o un film che poi rilegge ed interpreta attraverso il suo tratto espressionista al quale aggiunge sempre un pizzico di magia e surrealismo.
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Dal 19 agosto al 10 settembre 2021
VILLUS
opera di Elisa Bagnone 


Elementi tattili ed essenziali che prendono vita dall'intreccio di cordami di pelle per portare alla luce il racconto di un vissuto che è quello di ciascuno di noi e che racchiude in sè dolori, scoperte, gioia, ricordi e rinascite. La ripetitività del gesto antico dell'intreccio diventa una sorta di meditazione che accosta e connette elementi sottili per trasformarli in forme sinuose. Ogni singolo filo contribuisce a sostenere la struttura e a dar vita allo spettacolo cromatico e materico che si coglie nello sguardo d'insieme. Nella fitta rete delle loro interconnessioni i fili risultano quasi indistinti eppure restano fondamentali, uno per uno, all'intreccio conclusivo e alla complessità dell'opera stessa.

Elisa Bagnone è una creativa specializzata in textile design. E' laureata in Scenografia all' Accademia di Belle Arti di Brera e ha conseguito un master in Costume Design presso la Scuola Nazionale di Cinema a Roma.

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Dal 2 ottobre al 1 dicembre 2020

MIGRARE

intervento site-specific dell’artista toscano
Francesco Ciabatti Studio

 

 

Dal legno trovato sulla spiaggia, grazie al sapiente lavoro di Francesco che ne bilancia e cura i volumi, nascono gabbiani, aironi, anatre e rondini. Volatili che possono vivere da soli sia in ambienti rurali che industriali, in piccoli gruppi o in grandi stormi da riprodurre in installazioni.
Francesco attraverso il suo lavoro vuole creare qualcosa di semplice ma allo stesso tempo evocativo, comunicando con l’artigianalità delle sue creazioni il potere della trasformazione. Il movimento del volo, parte integrante delle sue opere, è basato su un gioco di delicati equilibri, andando a contrastare così i meccanismi complessi e incomprensibili nascosti all’interno degli oggetti tecnologici\informatici che quotidianamente usiamo e di cui ci circondiamo. Le sue rappresentazioni, quasi giocattoli di altri tempi, vogliono ricordarci l’importanza dell’ingenuità, riportandoci verso una dimensione più genuina e meno artificiale.
Le sue rondini, esposte presso lo spazio sarzanese, portano in sé tutta la simbologia della libertà e della traversata, ma non solo, il volo di gruppo racconta anche di collaborazione, di fatiche e destinazioni condivise. E proprio in quest’ultimo significato il team Mazì si è ritrovato, sposando appieno il concetto raccontato in Migrare.
#Migrare - Installazione di #FrancescoCiabatti